Sviluppato dall’Unione Sovietica, l’SA-2 (S-75) è stato il missile di difesa aerea (ad alta quota) più utilizzato al mondo. In Unione Sovietica si chiamava Dvina, in Occidente invece era noto con il suo nome in codice NATO, SA-2 Guideline (SA che significa terra-aria). All’inizio degli anni ’50, l’Aeronautica degli Stati Uniti accelerò rapidamente lo sviluppo dei bombardieri a lungo raggio che trasportavano armi nucleari. Il programma USAF portò allo spiegamento del Boeing B-47 Stratojet. L’USAF fece seguire al B-47 lo sviluppo della Stratofortress Boeing B-52, che aveva una portata e un carico utile maggiori rispetto al B-47. Il programma americano rappresentava un rischio significativo per l’Unione Sovietica, per questo fu studiato un sistema d’arma capace di reagire alla minaccia. A metà degli anni ’60, l’Unione Sovietica aveva terminato lo spiegamento dell’S-75 con oltre 1.000 siti operativi. L’S-75 aveva un booster a combustibile solido ed un secondo stadio a combustibile liquido, era così capace di colpire aerei che volavano a 20.000 m di quota, come nel caso del Canberra abbattuto sulla Cina nell’Ottobre del 1959 o degli aerei spia U-2 americani pilotati da F.Gary Powers (abbattuto sull’U.R.S.S., 1 Maggio 1960) e da Rudolf Anderson (abbattuto sopra Cuba durante la crisi missilistica, 27 Ottobre 1962). Anche le forze nord-vietnamite usarono ampiamente l’S-75 durante la guerra del Vietnam per difendere con successo Hanoi e Haiphong dai bombardamenti statunitensi, l’Unione Sovietica consegnò 95 sistemi S-75 con 7.658 missili ai vietnamiti. I 6.806 missili S-75 lanciati distrussero 1.046 velivoli, ovvero il 31% di tutti gli aerei statunitensi abbattuti. L’esemplare di SA-2 esposto al Parco Tematico dell’Aviazione, è montato su un trasportatore e richiede un lanciatore separato. Il sistema polivalente mobile SAM 2, di produzione sovietica, veniva montato su un traino articolato ZIL mod. 1957. Era corredato da una rampa che veniva inclinata, prima del lancio, di circa 80° e da una protezione contro i gas di scarico disposta posteriormente. Il missile di cui era munito, l’SA 2, entrò in produzione nel 1956, da quel momento questo missile è stato il più usato in tutto il mondo.

Il missile era assistito da un radar operante in bande A/B (E/F) o D/E (G), chiamato in codice Nato “Fan Song” che, una volta puntato sul bersaglio, forniva i dati al computer del veicolo il quale, dopo averli elaborati, li trasmetteva in meno di 6 secondi (oltre i quali si sarebbe perso il contatto col missile) all’SA 2. Il propellente di spinta bruciava per 4,5 secondi dopodichè il propellente di crociera (kerosene/acido), bruciava per altri 22 secondi.

Il missile durante la sua lunga carriera è stato continuamente migliorato ed aggiornato insieme al sistema radar assistito. Gli ultimi tipi in uso erano di colore bianco, privi di alette sulla punta e delle superfici di controllo del booster come gli esemplari a carica nucleare. Il sistema missilistico SAM 2 fu prodotto in circa 4.000 esemplari dall’Unione Sovietica e fu esportato in numerosi paesi: Afganistan, Albania, Algeria, Bulgaria, Cina, Cuba, Cecoslovacchia, Egitto, Germania Or., Ungheria, India, Iraq, Corea del Nord, Libia, Mongolia, Polonia, Romania, Siria, Vietnam e Jugoslavia. Del missile SA 2 ne esiste infine anche una versione navale denominata SAN 2.

DATI TECNICI

Lunghezza: 10,7 mt. (variabile secondo il tipo) Diametro del booster: 0,7 mt. Diametro del missile: 0,5 mt. Apertura alette booster: 2,2 mt. Apertura alette missile: 1,7 mt. Peso al lancio: 2.300 kg. Peso della testata: 130 kg.