L’ Associazione culturale “Sulle Ali della Storia” è un’associazione senza fini di lucro che affianca il Museo dell’Aviazione in gran parte delle sue iniziative.

Ne fanno parte molti ex appartenenti all’ Arma Aeronautica così come altri ex militari e tanti appassionati. Gli associati creano delle piattaforme d’intervento per la conservazione dei velivoli e dei mezzi che vengono acquisiti dal Museo. Essi ricercano tutte le notizie inerenti la vita e l’utilizzazione del mezzo per poi intervenire anche materialmente alle fasi di restauro.

Essi prestano la loro opera gratuitamente ricevendo solamente dei benefit quali il Museo stesso può fornire (recapito gratuito della Rivista, sconti speciali ecc.), in ogni caso ben poca cosa per l’impegno profuso al fine di preservare questi scampoli di storia. Altri invece ne sono venuti a far parte per aver donato effetti appartenuti a piloti o appartenenti all’Arma Aeronautica.

Per informazioni:

Gli associati sono distiniti in tre gradi:

  • Socio Ordinario
    Viene riconosciuto quale S.O. chi presta la propria attività, limitatamente al tempo disponibile, per lavori di ricerca, manutenzione e restauro, da svolgere su velivoli e mezzi. Lo stesso dicasi per altre attività come ad esempio la prestazione di servizi in occasione di eventi o congressi organizzati dal Museo dell’Aviazione (interventi, servizi d’ordine e vigilanza).
  • Socio Sostenitore
    Viene riconosciuto quale S.S. chi, causa lontananza o mancanza di tempo contribuisce in forma volontaria con donazioni di denaro.
  • Socio d’Onore
    Viene riconosciuto quale S. d’Onore chi ha donato materiale storico al Museo, partecipa alle iniziative promuovendole attraverso adeguata propaganda o contribuisce con altri opportuni mezzi a diffonderne i principi e gli ideali.

L’ Associazione culturale “Sulle Ali della Storia” è un’associazione senza fini di lucro che affianca il Museo dell’Aviazione in gran parte delle sue iniziative.

Ne fanno parte molti ex appartenenti all’ Arma Aeronautica così come altri ex militari  e tanti appassionati. Gli associati creano delle piattaforme d’intervento per la conservazione dei velivoli e dei mezzi che vengono acquisiti dal Museo. Essi ricercano tutte le notizie inerenti la vita e l’utilizzazione del mezzo per poi intervenire anche materialmente alle fasi di restauro.

Essi prestano la loro opera gratuitamente ricevendo solamente dei benefit quali il Museo stesso può fornire (recapito gratuito della Rivista, sconti speciali ecc.), in ogni caso ben poca cosa per l’impegno profuso al fine di preservare questi scampoli di storia. Altri invece ne sono venuti a far parte per aver donato effetti appartenuti a piloti o appartenenti all’Arma Aeronautica.

Gli associati sono distiniti in tre gradi:

  • Socio Ordinario
    Viene riconosciuto quale S.O. chi presta la propria attività, limitatamente al tempo disponibile, per lavori di ricerca, manutenzione e restauro, da svolgere su velivoli e mezzi. Lo stesso dicasi per altre attività come ad esempio la prestazione di servizi in occasione di eventi o congressi organizzati dal Museo dell’Aviazione (interventi, servizi d’ordine e vigilanza).
  • Socio Sostenitore
    Viene riconosciuto quale S.S. chi, causa lontananza o mancanza di tempo contribuisce in forma volontaria con donazioni di denaro.
  • Socio d’Onore
    Viene riconosciuto quale S. d’Onore chi ha donato materiale storico al Museo, partecipa alle iniziative promuovendole attraverso adeguata propaganda o contribuisce con altri opportuni mezzi a diffonderne i principi e gli ideali.

Pubblicazioni

Lo sport era largamente praticato già dall’antichità, soprattutto nell’antica Grecia, e la parola Sport pare derivi dal francese “deport” (che si può tradurre con “divertimento”) dal quale deriva a sua volta l’italiano “diporto”. Dopo secoli di quasi assoluto abbandono delle varie discipline sportive, sempre in Francia per merito di un diplomatico, Pierre de Coubertin (1863-1937) si ha un’intensa propaganda a favore delle attività sportive in genere. Con la passione che lo animava questo diplomatico finì per ottenere la riesumazione delle Olimpiadi di antica memoria, la prima delle quali si ottenne ad Atene nel 1896. Anche se le discipline ammesse erano poche e limitate (basti pensare che le donne non potevano partecipare) con quel tipo di manifestazione si tendeva ad universalizzare tutte le attività sportive in tutte le Nazioni. Dopo l’ascesa di Mussolini, vi furono parecchie priorità prima dello Sport. Innanzitutto era indispensabile. una stabilizzazione politica interna dopo le note contrapposizioni tra socialisti e fascisti e dopo aver raggiunto questo risultato, il Capo del Governo dovette pensare alla stabilizzazione economica, questione di non secondaria importanza. Anche questo traguardo fu raggiunto entro gli anni 20 con la famosa “battaglia del grano” in cui l’Italia raggiunse l’autosufficienza granaria e non era più costretta ad importare grano dall’estero quindi anche con notevole risparmio di valuta pregiata Parallelamente quindi, a queste necessità, ugualmente il Regime volle dare impulso allo Sport istituendo diversi Enti con compiti importanti per la società come quella italiana, che non era certamente ai livelli di quella dei più importanti paesi europei, ma molti più indietro. Da qui la nascita di diversi enti a sostegno dell’attività sportiva italiana.

C.te Gianfranco Casolari

E’ ben lontano oggi, il tempo in cui l’atteso arrivo dei primi velivoli a reazione in Italia, rivoluzionò all’improvviso l’intero sistema tecnico-operativo ed organizzativo della nostra Aeronautica Militare, in un periodo incerto, senza dubbio assai critico per le stesse sorti dell’Arma. I “Thunderjet” (F-84G), i “Thundesteak” (F-84F) e i “Thunderflash” (RF-84F), che per un buon ventennio… tuonarono letteralmente nei cieli d’Italia, rivoluzionando i concetti del “volo italiano”, sono ancora oggi ricordati con ammirazione e simpatia A essi gli slanci di quella bella gioventù degli anni cinquanta, ad essi l’inebriante bellezza del volo moderno e ad essi ancora il “risveglio” di un’antica specialità tutta italiana, l’acrobazia aerea! Si dovette, infatti, ai Republic F-84G, per primi, poi ai più possenti F-84F, se l’Italia potè riaffermarsi in campo nazionale e internazionale, esibendo le più belle Pattuglie Acrobatiche dell’epoca, che in successione di tempo e di reparti acquistarono fama e notorietà in mezzo mondo, mostrando non soltanto i tradizionali colori d’Italia, ma livree tanto originali quanto suggestive, ancora oggi ricordare dai tanti appassionati aeronautici

Nicola Malizia